La piccola Stella vittima dello stress e controlli non attivi

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La piccola Stella vittima dello stress e controlli non attivi

bambini abbandonati in auto
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La legge è operativa fin dal 2019 e prevede oltre alla multa pecuniaria che va dagli 81 a 326 euro, anche dei punti tolti sulla patente: ben 5 e la sospensione della patente da 15 a 60  giorni in caso di recidiva nei due anni seguenti. La legge deve intendersi applicabile a chiunque trasporti bambini in macchina di età compresa tra 0 e 4 anni. Sarebbe interessante sapere quante multe, dal 2019 ad oggi siano state elevate per l’inadempienza dei sistemi di sicurezza previsti dalla legge. Infatti, se i controlli venissero eseguiti random, fermando le macchine con i seggiolini a bordo, forse oggi non staremo a piangere il dramma della piccola Stella e dei suoi genitori

La legge si compone di quattro articoli fondamentali per la sicurezza

Il primo articolo ha introdotto alcune modifiche all’art. 172 del codice della strada, quello relativo all’uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini. In questa modifica è previsto l’utilizzo di un dispositivo di allarme per la prevenzione dell’abbandono del bambino in auto. Tale dispositivo deve possedere le caratteristiche tecniche e funzionali stabilite dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Questo articolo prevede inoltre le sanzioni da applicare per il mancato utilizzo del dispositivo di allarme. Il secondo articolo prevedeva delle campagne di informazione sociale sul perché dell’obbligo dei presidi dei sistemi di allarme in caso di abbandono dei bambini in macchina. Il terzo articolo forniva indicazioni sulle agevolazioni fiscali per favorire l’acquisto dei dispositivi di allarme anti-abbandono. Esistono in commercio vari presidi anti abbandono: che possono essere tranquillamente trasferiti da un seggiolino all’altro, evitando così costi aggiuntivi. Il loro funzionamento è quello di allertare il conducente quando la macchina si ferma e non viene prelevato il bambino dal seggiolino: il peso che gravita sulla seduta fa la differenza.

L’amnesia dissociativa: la base delle tragedie dei bambini dimenticati

Purtroppo può accadere che una mamma o un papà, dopo aver pianificato l’iter di viaggio per andare al lavoro, intramezzato dalla sosta al nido per lasciare il piccolo, questo venga totalmente stravolto se, lungo il percorso, altri pensieri relativi al lavoro o alla convivenza famigliare s’inseriscono ad interromperne il programma. L’amnesia dissociativa è un problema troppo frequente, anche a causa degli stili di vita sempre più stressanti a cui tutti veniamo sottoposti. In questo link è possibile leggere le risposte fornite dalla nostra responsabile scientifica dott.ssa Rosalba Trabalzini alle seguenti domande:

  • ll papà di Elena, il piccolo angelo di 22 mesi, rischia di essere accusato di omicidio colposo. Il suo voler far tutto e bene, lo ha portato inconsapevolmente a dimenticare la bimba in macchina. Si era preso lui l’incarico di portare la bimba all’asilo per evitare strapazzi alla moglie all’ottavo mese di gravidanza. Questo denota un padre attento e premuroso. Come è possibile, allora, dimenticare la propria bambina in auto?
  • Qualche anno fa una donna di Merate aveva lasciato la bimba in auto ed era andata al lavoro. Quindi può succedere anche alle madri?
  • La moglie sta difendendo il marito. Come può una mamma che ha perso una bimba così piccina difendere colui che è stato il responsabile della sua morte per averla dimenticata in auto? 

Sahalima Giovannini

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