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Il potere del lessico nei bambini

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Sia che inizi la prima elementare o se è un ritorno a scuola, è necessario ampliare il loro vocabolario. Facilitiamoli nella conoscenza e comprensione delle parole.

E’ attraverso il linguaggio che i bambini fanno la conoscenza con il mondo ma, apprendono anche l’arte del fare amicizie, del giocare, del discutere le proprie idee, dell’esprimere i propri bisogni ed i sentimenti. Il tutto può essere tradotto con la semplice espressione: “il linguaggio è alla base della conoscenza”.

Che cosa succede nel primo anno
Lo sviluppo del linguaggio ha inizio nella primissima infanzia, il bambino risponde con la lallazione, con il pianto e con i sorrisi, le prime ed uniche modalità di comunicazione di cui sono capaci per esprimere la loro gioia, la tristezza, il conforto o il disconforto. Crescendo, il bambino sviluppa il linguaggio, cioè l’espressione verbale che accompagna un sentimento e l’interazione con i genitori, con chi si occupa di lui se la mamma è al lavoro e con le insegnanti e questo prende l’avvio dalla materna fino al completamento delle primarie.
La comunicazione verbale ha il suo massimo sviluppo proprio con l’ingresso nella scuola primaria, le prime esperienze iniziano dall’ascolto, infatti quanto più i bambini sono attenti all’ascolto tanto più migliorerà e si accrescerà il loro bagaglio linguistico. In classe si parlerà di poesia, di musica, di piante, di arte e di storia, inizierà il lavoro di gruppo, si faranno programmi insieme e soprattutto si risolveranno i problemi insieme. Per fare tutto ciò, la conoscenza e l’uso appropriato delle parole è fondamentale.

L’importanza di un linguaggio corretto
E’ un nuovo inizio, e ad ogni nuovo anno è richiesta una maggior presenza dei genitori, molto si apprende a scuola ma è anche vero che altrettanto si apprende dal supporto in casa. Ci sono moltissime cose che i genitori possono fare per sviluppare ulteriormente il vocabolario e quindi il linguaggio dei propri figli e non solo attraverso i compiti a casa. Una buona pratica è quella di correggere le frasi espresse nei modi e verbi sbagliati, i bambini apprendono le regole della grammatica ascoltando gli adulti parlare correttamente e rimarcare alcuni loro errori li porta a correggere velocemente l’errore. E’ ovvio che il ripetere continuamente la frase più volte in modo corretto rinforza l’apprendimento del linguaggio.

Impariamo ad ascoltare i loro racconti
Ritagliarsi almeno quindici minuti al giorno per farsi raccontare cosa è avvenuto a scuola, il racconto aiuterà il bambino non solo a parlare ma anche ad esprimersi analogicamente oltre che verbalmente. Interagire quanto più possibile alla conversazione è di grande aiuto, al racconto possono essere aggiunte ulteriori parole e sinonimi che possono arricchire il vocabolario dei bambini. Ad esempio se il bambino racconta:”oggi ci sono stati i tuoni” e ferma lì la sua conversazione è bene ripetergli: “Davvero? Allora oggi mentre pioveva e ci sono stati i tuoni, tu hai avuto paura?” oppure se il bambino dirà:” Grrr..non mi piace la maestra!” gli si può ripetere: “Sembra proprio che tu sia arrabbiato con la tua maestra. Cosa è successo oggi per essere così arrabbiato con lei?”. Aggiungere elementi nuovi oltre che ripetere la frase è semplicemente un modo per rinforzare vocabolario e far riconoscere l’emotività sottostante.

Aiutiamoli a costruire il linguaggio
Tutte le volte che si gioca o si fanno dei lavoretti insieme è necessario parlare, ecco alcuni spunti per ampliare la conversazione:

  • Preparare qualcosa insieme in cucina, es. un dolce per la colazione: possono essere apprese molte parole nuove a patto che vengano ben illustrati tutti i procedimenti per la realizzazione del dolce;
  • guardare spesso le foto prese negli anni passati e di ogni foto descrivere il luogo, la situazione e quando è stata scattata, aggiungere possibilmente le reazioni che possono suscitare la foto;
  • leggere ogni giorno qualcosa e dopo aver letto, chiedete al bambino di raccontarvi cosa lui ha compreso;
  • rispondete sempre in modo appropriato alle emozioni dei bambini, se al rientro da scuola lo vedete felice, chiedete sempre cosa lo rende così allegro, la stessa cosa deve essere chiesto se invece è triste, chiedete sempre il perché delle emozioni;
  • leggere delle brevi poesie e spiegare il testo, chiedendo poi al bambino di farvi delle domande.

Sicuramente possiamo, da genitori, aiutare i nostri figli ad avere un linguaggio più forbito e ad esprimere i sentimenti che sottostanno alle brevi affermazioni verbali. Uno dei bisogni irrinunciabili dei bambini è quello di avere un patrimonio linguistico valido, la conseguenza sarà la capacità di comunicare con chiunque per l’intera vita.

 

dott.ssa Rosalba Trabalzini

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