La scuola è iniziata da un paio di mesi e bambini della primaria dovrebbero avere già fatto amicizia, incontrandosi nel pomeriggio per fare i compiti insieme e giocare. Se non è così per nostro figlio: non ha ancora stretto amicizie, è intimidito e preferisce tornare a casa e stare con la sua famiglia, verdiamo cosa fare. Prima di tutto, non preoccupiamoci: anche agli adulti capita di essere un po’ smarriti in un ambiente nuovo e spesso occorrono diverse settimane prima di ambientarsi. I bambini hanno meno strumenti psicologici per l’adattamento e sono più sensibili alle difficoltà. Cerchiamo quindi di essere comprensivi e di aiutarli nel percorso di socializzazione. Un modo per aiutare i bambini timidi è attraverso la lettura di favole dedicate a questo problema.
Se un bambino non fa amicizia, lasciamo che sia lui a esprimersi e sperimentare dinamiche personali per rapportarsi con i coetanei. Certamente è giusto sostenerlo, è giusto stargli accanto quando desidera raccontarci di nuove esperienze e parlare delle difficoltà che incontra. Dobbiamo essere pronti a all’ascolto ed alla rassicurazione, anche solo con un abbraccio e tante coccole, l’espressione affettiva è decisamente più efficace di mille parole sussurrate. Non dobbiamo però sostituirci a nostro figlio nelle scelte degli amici: se mostra di preferire la compagnia di un compagno piuttosto che di un altro, è preferibile assecondarlo perché si tratta della sua vita e dei suoi gusti. Anche in caso di piccoli disaccordi, permettiamogli di destreggiarsi tra le nuove amicizie.
Per aiutare a creare un piccolo gruppo di bambini che si conoscono già e, quindi, si trovano a proprio agio è tutto più facile. Per i piccoli alla loro prima esperienza, ovvero che non arrivano dallo stessa scuola materna, quindi privi di conoscenze, il consiglio è creare occasioni di incontro insieme con gli altri genitori. Se non si possiedono spazi privati si può scovare un angolo all’oratorio oppure al parchetto dove si ritrovano tutti di solito. Ci si divide il compito di provvedere alla merenda in comune: chi porta acqua e spremute fresche, chi yogurt, chi piccoli panini, chi decora con palloncini e chi inventa cacce al tesoro, giochi e gare. Oppure si organizza un pomeriggio al cinema o ad uno spettacolo teatrale adatto ai più piccoli, che può terminare con una pizza per tutti. I bambini impareranno a interagire in un contesto ludico, si sentiranno a proprio agio e quando sarà il momento di vedersi a scuola, in aula o in corridoio saranno più fiduciosi per questi precedenti incontri. In seguito tutto sarà più spontaneo.
Giorgia Andretti
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