L’ultima trovata virale in rete è una sorta di Catena di Sant’Antonio: una sfida tra mamme per mostrare in tre immagini da pubblicare sul social che rendano ragione di essere una grande e brava madre. La sfida si realizza inviando ad altre mamme la seguente comunicazione: “Sono stata nominata a pubblicare tre foto che mi vedano come una madre felice e a nominare altre grandi madri. Invito te, quindi, che sei una grande madre a pubblicare foto e ad inviare l’invito ad altre grandi madri”. Non è esattamente questo il testo ma rende bene l’idea della catena di Sant’Antonio.
Campagna di raccolta immagini di bambini
Ma tutte queste immagini di bambini sorridenti di ogni età che stanno invadendo la rete attraverso FaceBook a chi sono utili? Davvero mostrano al mondo la bravura e grandezza dell’essere madre? Siamo certe invece che le immagini non vengono utilizzate per altri scopi? Non dobbiamo dimenticare che tutto ciò che viene pubblicato sul social di Menlo Park, in California, è di loro proprietà e che ne possono fare l’uso che ritengono più opportuno nei modi e nei tempi a loro più congeniali. Purtroppo, l’enorme quantità di foto di bambini sono anche a disposizione del mondo della pedopornografia e proprio per questo si sta occupando del caso anche la Polizia Postale. E’ grazie al loro intervento se nel 2015 sono stati eseguiti 67 arresti e ben 485 denunce per produzione, diffusione e commercializzazione online di immagini pedopornografiche e per adescamento di minori on-line.
Le grandi mamme proteggono e sostengono i figli
I nostri figli hanno bisogno di crescere al riparo da forme di esibizione mediatica, loro hanno bisogno del nostro amore e del nostro rispetto per diventare donne e uomini capaci di assicurare il futuro del mondo che sarà. Noi tutti dobbiamo contare su di loro ma, senza una guida ferma e sicura e soprattutto amorevole come possono formare la loro personalità e le loro competenze? Torniamo ad essere dei genitori modello, dei genitori che si occupano del loro tempo libero, dei genitori che giocano con loro e che non preferiscano solo i nuovi modelli di comunicazione che pur connettendo le persone tra loro le rendono isolate nelle proprie stanze: whatsapp ed tutti gli altri social ne sono l’espressione reale. Cerchiamo di essere un modello reale anche se questo significa essere meno tecnologici. Riappropriamoci della bellezza di incontrarci per una merenda tra mamme e figli o semplicemente per vederli giocare al parco mentre ci raccontiamo a voce e non per messaggi le baruffe con colleghi di lavoro. La tecnologia deve essere un aiuto a renderci la vita più facile e non a complicare la vita dei nostri figli.
Proteggiamo la privacy dei nostri figli
Siamo propri certe che i nostri figli non ci rimprovereranno tra qualche anno quando le loro immagini, qualche volta un po’ goffe, faranno bella mostra sulle loro bacheche personali? Pensiamo per tempo, a proteggere la loro privacy, qualche foto pubblicata in meno non ci toglie il senso personale della maternità e se proprio vogliamo pubblicare, scegliamo siti dover abbiamo la certezza di poter togliere le immagini in qualsiasi momento lo desideriamo e soprattutto non verranno mai cedute ad altri.
Dott.ssaRosalba Trabalzini
Responsabile Scientifico di Guidagenitori.it