Ecco qualche titolo che padri e figli possono leggere insieme per raccontarsi, conoscersi e capirsi
Un libro da leggere insieme al proprio papà. Può essere una bella idea regalo per il 19 marzo: un pensiero che non “finisce” in un attimo. Un regalo che padri e figli possono gustare insieme la sera, prima di andare a dormire. Per raccontarsi, conoscersi e capirsi.
Come il libro illustrato di Dham Narinder Cresci papà (pp. 80, 9,00), pubblicato dalla casa editrice Sinnos per la collana “Leggimi!”. Racconta la storia del piccolo Robby, convinto come tutti i bambini, che il proprio papà proprio non lo capisce, è proprio impossibile andarci d’accordo. Finché un giorno, grazie anche a una magia, le cose cambiano.
Per papà con bambini piccoli va benissimo Nella neve con papà (Mondadori, Libri attivi, pp.12, 9,00) di Martin Larranaga, un libricino cartonato e illustrato girando le cui pagine si possono mescolare le storie, ogni volta che si vuole, inventando di volta in volta un finale a sorpresa. Protagonisti delle storie papà orso e il suo cucciolo che passano le giornate giocando e rincorrendosi sulla neve.
Bellissimo è anche Io e il mio papà (Nuages, pp. 48, 7,50), libro illustrato da Georgia Galanti nata a Londra, ha iniziato la sua attività artistica producendo libri fatti a mano, cuciti, illustrati e assemblati artigianalmente. Il libro è un susseguirsi di impalpabili figure dal segno svagato e di imprevedibili confidenze per tracciare in modo profondo e al tempo stesso leggero scene di un rapporto tra padre e figlia.
Passiamo ora ad un libro che parla di sport, uno sport che unisce molto padri e figli. Il titolo è Io, il calcio e il mio papà (Gallucci Editore, pp. 62, 8,50). E un libro particolare perché scritto da Santiago a suo padre, che non è solo un padre sportivo come tanti ma un padre giornalista sportivo, Darwin Pastorin. Santiago ha 9 anni, una passione vera per il calcio e una gran voglia di parlarne. Santiago dice la sua ai coetanei, ma anche al padre, noto giornalista che sa tutto sullo sport, andrà pure in tv e conoscerà tantissime persone. Ma a furia di parlare di calcio, papà Darwin sembra quasi aver dimenticato che si tratta di un gioco, che per divertirsi bastano un pallone e un campetto, che nei giochi le regole non si discutono neppure, si applicano naturalmente perché fanno parte del gioco stesso. Allora Santiago ha preso carta e penna e tutte queste cose le ha scritte lui, al suo papà. Età di lettura consigliata dagli 8 anni.
Un vero e proprio corso di formazione per papà, condotto da uno spigliato bambino che segue i più solidi principi educativi, è Come educare il tuo papà di Alain Le Saux (Il Castoro Editore, pp.72, 15,50). Un capovolgimento dei ruoli che vede il bambino trasformarsi in papà e viceversa. Un modo originale ed ironico per affrontare il tema dei rapporti tra padre e figlio.
Per Einaudi Ragazzi, collana “Storie e Rime”, Beatrice Masini propone Un papà racconta (testo illustrato, pp. 162, 9,00). E’ il racconto di un papà camionista e di un bambino che, come tutti i bambini, è molto esigente. Il papà viaggia molto ma quando è in casa, la sera, il piccolo desidera che gli racconti una storia: “Raccontami una storia ogni sera, come se io fossi in viaggio con te verso la notte e passassi al casello”. In cambio il bambino promette al papà tanti baci e qualche sorpresa. Ma il papà si chiede se sarà capace di raccontare le storie giuste, ha dei dubbi che invece il figlio non ha, perché per un bambino le storie inventate dal padre sono sempre (o quasi sempre) speciali.
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Marina Zenobio