Se la condizione fisica della donna lo consente, è preferibile scegliere il parto naturale. Tra i vantaggi: il neonato prende tutti i batteri buoni dalla mamma.
Qualche giorno prima del parto la pancia cambia la sua forma ed il desiderio di fare pipì è costante. Quando mancano pochi giorni si può avere una piccola perdita rosata.
Dopo la nascita del bambino, compare il capo-parto: è il segnale di inizio dell’attività ormonale del sistema riproduttivo. Occorre un contraccettivo se non si desidera subito un figlio.
Il parto pretermine oggi può essere scoperto in anticipo con gli ultrasuoni, le onde sonore che si utilizzano per le ecografie. Quando questi sono indeboliti, il bambino potrebbe nascere.
È stato pubblicato dal Ministero della Salute il decimo Rapporto sull’evento nascita in Italia. Le residenti in Italia preferiscono partorire negli ospedali pubblici, i papà assistono al parto e si praticano ancora troppi cesarei.
Un gruppo di ricercatori canadesi ha individuato un sistema per scoprire se una donna è a rischio di parto prematuro. In questo modo è possibile controllare la gravidanza e intervenire se il bambino decide di nascere.
Un decreto della regione Lazio stabilisce un bonus alle mamme che decidono di partorire in casa, ovviamente se il ginecologo è d’accordo, di 800 euro. È un modo per potenziare la rete dei consultori famigliari.
Per la metà di questi parti ricorrere al cesareo non ha la giustificazione necessaria. Lo ha denunciato tempo fa il Ministero della Salute, è necessario ridurne il numero per la sicurezza delle mamme e dei neonati.
L’epidurale allevia drasticamente i dolori del parto rendendo la donna più consapevole della nascita del suo bambino. I tempi del travaglio, però, si allungano anche di tre ore, per questo la scelta dell’epidurale va ben valutata.
L’immediato post-partum è il tempo più delicato sia per la mamma sia per il bambino. Non solo la famiglia ma anche gli operatori sanitari debbono fare gioco di squadra per garantire una buona assistenza fisica e psicologica.
L’allattamento offre tanti vantaggi, sia per il bambino che per la mamma. L’ultima scoperta arriva dall’Australia, le mamme che hanno offerto il seno hanno un rischio minore del 9% di contrarre l’ipertensione arteriosa.
Secondo esperti inglesi, il cordone ombelicale non va tagliato immediatamente dopo il parto: si dovrebbero aspettare almeno cinque minuti. Se l’incisione avviene prima del tempo, il bimbo potrebbe avere problemi di anemia.
Alcuni segnali sono inconfondibili: l’addome è sceso, un liquido denso e rossastro può fare la sua comparsa ma soprattutto, hanno inizio le contrazioni. Ecco tutti i passaggi per capire se il nostro bambino sta per nascere.
Non più separati immediatamente dopo il parto come l’ospedale ci ha abituati, la mamma e neonato devono stare a stretto contatto, è un modo naturale per prolungare il legame speciale creatosi durante la gestazione.
Nel nostro paese, ogni anno vengono al mondo circa 4.500 piccoli prematuri con un peso inferiore a 1,5 kg. Fortunatamente sta prendendo piede un network di assistenza specializzato per i bimbi nati pre-termine.