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Pediatra e medico di base 24 ore al giorno

Questa mattina ci siamo svegliati con una buona notizia, finalmente! Pediatri e medici di base saranno sempre presenti, 24 ore su 24 e per tutti i giorni. I medici, una decina di professionisti  dovranno attivare la turnazione tra di loro, costituendo un grande studio associato in collegamento con le strutture ospedaliere. I nuovi studi dovranno contenere la strumentazione basilare per evitare il ricorso nei pronto soccorsi, quindi ecografi, possibilità di effettuare un elettrocardiogramma e chissà forse anche un defibrillatore.  La salute prima di tutto: questo dovrebbe essere il tema centrale del decretone approvato questa notte e speriamo sia davvero così. Ora bisogna vedere come reagiranno le regioni, sta a loro attivare e far approvare il decreto e come reagiranno i medici di base abituati ad avere tanto tempo libero, infatti oggi la salute è assicurata dalle ore 20,00 del venerdì sera alle 8,00 del lunedì mattina alla guardia medica. Una considerazione viene però subito da fare….e che fine faranno i medici che assicurano la guardia medica? Ci sarà un doppione di guardia medica oppure tutti i medici che ne fanno parte perderanno il lavoro? Di questo non si parla nel decretone, si parla però della revisione del prontuario farmaceutico, l’AIFA ha tempo fino al prossimo giugno per stabilire quali sono i farmaci di interesse pubblico, tutti coloro che non lo sono verranno eliminati e quindi a carico di chi ne ha bisogno. Ogni decreto innovativo porta con se consensi e malumore, vediamo cosa ci porterà questo e chi sarà ad alzare di più la voce.

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12 Comments

  1. raimondo ha detto:

    Sono convintissimo che saranno proprio tanti i medici di base a non accogliere proprio bene questa notizia. Dovranno fa re i turni di lavoro, anche la notte, la vedo proprio dura.

  2. anastasia ha detto:

    sono daccordo. questa norma inoltre va a riempire il vuoto lasciato dal ridimensionamento di molti piccoli ospedali che sono stati chiusi…

  3. carmencita ha detto:

    Farli lavorare anche il sabato, la domenica e la notte???? Io sono infermiera e posso dire che c’è una grande differenza tra i medici di base e quelli che lavorano in ospedale. I medici ospedalieri entrano sapendo già che il loro lavoro comprende anche i turni di guardia e vi dico che alle volte ci sono tante si quelle storie….I medici di base da sempre aprono lo studio tre o quattro ore al giorno e solo dal lunedì al venerdì, vi immaginate chi ha sempre lavorato così dover cambiare e fare i turni? Magari il medico che ha 50 anni e che all’improvviso si vede stravolta la vita??? Non lo so se ci riusciranno a far partire questi piccoli centri, dovrebbero sgravare il pronto soccorso, non so proprio se ci riusciranno

  4. Mary ha detto:

    Il mio medico è anche il sindaco del paese. Al 100% non seguirà tutto ciò…

  5. Simona ha detto:

    Io sono favorevole al decreto, soprattutto se questa nuova situazione può aiutare a smaltire il sovraffollamento nei pronto soccorso…

  6. anastasia ha detto:

    però ad esempio la norma parla di studi associati di 10 medici. puo’ essere che non ci sia una grossa differenza o comunque qualora dovessero fare i turni sarebbe solo una delle tante categorie che lavorano quotidianamente sui turni.

  7. ivan2006 ha detto:

    è una bellissima notizia! figuratevi in un paesello, se devi andare al PS ci metti, noi dai 15 minuti a mezz’ora di macchina. con questa novità lo fai in paese, trovi aiuto subito, delle volte ogni secondo è molto importante. se i medici di base del paese sono pochi, forse si può aumentare il numero di medici, e via con la novità!

  8. gioandi ha detto:

    Mah…. a me sembra molto strano …

  9. la redazione ha detto:

    Il punto è che nel pronto soccorso dovrebbero arrivare solo le emergenze, in realtà sono moltissime le persone che decidono di andarci per avere un check up veloce e senza ticket anche solo per un mal di pancia. Non so a quanti di voi sia capitato di recarvisi, la maggior parte di coloro che fanno file lunghissime sono quasi tutti codici bianchi o al massimo gialli e sono anche tante le analisi del sangue, radiografie ed ecografie che vengono effettuate a questi codici. Non credo che le aggregazioni di medici risolvano il problema dell’affollamento a meno che non vengano dotati questi studi di tutte le attrezzature simil ospedale. La gran parte delle persone continuerà a recarsi negli ospedali. Sole se venisse applicato un ticket davvero esoso ai codici bianchi e gialli questo gruppo di persone imparerebbe a servirsi del medico di base e realmente si avrebbe un risparmio nella sanità al solo costo dell’educazione alla salute.

  10. lupa9373 ha detto:

    sarebbe una bella cosa ma anch’io la vedo davvero dura….

  11. la redazione ha detto:

    Snami, spariranno studi medici da molti piccoli Comuni italiani
    Roma, 6 set. (Adnkronos Salute) – “Norme contro i medici di medicina generale perché si vogliono mortificare le professionalità svilendo il rapporto medico-paziente, costringendo ad aggregazioni forzate tanto care a regimi del passato ormai morti e sepolti. Norme contro i pazienti perché accentrando l’assistenza in strutture di 20-25 medici, automaticamente verrà cassata la presenza di quei professionisti dai piccolissimi centri e frazioni spesso distanti dal paese principale e dalla sede delle ipotetiche nuove strutture”. Giudica così Angelo Testa, presidente del Sindacato nazionale dei medici italiani (Snami), il decreto sanità approvato ieri dal Cdm.

    “Oggi – afferma Testa in una nota – la diffusione degli studi medici in tutta Italia è una caratteristica irrinunciabile alla presenza capillare nel territorio e fiore all’occhiello del Ssn italiano in tutta Europa. Immagino cosa succederà in una struttura con 20 medici in cui circoleranno almeno 800 persone al giorno, con un parcheggio per almeno 300 vetture: presumo, quindi, che l’ubicazione sarà periferica. Non avevamo certo bisogno di mutuare la grande distribuzione e gli ipermercati per andare a infognarci in situazioni di caos, attese e numeretti come in salumeria. Aumenteranno, sino a decretarne la scomparsa, le criticità di quella parte di assistenza sanitaria notturna e festiva che aveva solamente necessità di essere rafforzata e che invece da anni è stata abbandonata ad una lenta agonia”.

    Per Testa, “si è voluto artatamente far credere ai pazienti che potranno rivolgersi a strutture efficienti di assistenza sanitaria presenti nel territorio 24 ore su 24, dove saranno visitati, faranno gli esami, l’ecografia e le radiografie in tempo reale. Chi non sarebbe favorevole a ciò? Anche io lo sarei. Peccato che ciò non è assolutamente vero perché non ci sono i soldi per fare niente, i tagli programmati per la sanità sono per adesso sino al 2015 e le Regioni denunciano in documenti ufficiali che l’assistenza sanitaria peggiorerà dal 2013”. E per organizzare la presa di posizione e le azioni sindacali da attuare fino al Congresso nazionale, lo Snami convoca i propri dirigenti provinciali e regionali a fine settembre. Le iniziative, conclude Testa, saranno “dure”, senza “sconti a nessuno, perché ne va di mezzo la nostra sopravvivenza e quella del Ssn”.

  12. catemotta ha detto:

    sarebbe proprio una bella notizia, soprattutto per noi mamme alle prese con i malesseri notturni e festivi!!!!