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I malesseri dei primi cicli mestruali

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I flussi mestruali delle ragazzine sono soggetti a irregolarità, proprio perché sono i primi. Il sistema ormonale, infatti, non è ancora stabile e questo può far sì che i flussi scompaiano anche per qualche mese, dopo il primo, per poi comparire, in quantità molto abbondante e cominciare a susseguirsi a distanza ravvicinata. Sembra anche che i primi cicli siano privi di ovulazione nel 90 per cento delle ragazze. L’epoca del menarca, insomma, non è priva di problemi.

Quando il flusso è doloroso
In molte adolescenti il flusso mestruale può essere doloroso e preceduto da irritazione e cattivo umore. Alcuni esperti inglesi hanno capito la causa del dolore. Sarebbe coinvolto un biomarcatore, la proteina C-reattiva, secondo uno studio condotto su 3.300 donne pubblicato sul Journal of Women’s Health. È la stessa sostanza responsabile di problemi di cuore e degli stati infiammatori. Causerebbe dolori addominali e mal di schiena, disturbi dell’umore, gonfiore e dolore al seno. È importante prevenire questo stato di irritazione nutrendosi bene e preferendo frutta e vegetali freschi, ricchi di antiossidanti che mantengono sani i tessuti. Questi cibi sono anche ricchi di potassio, utile per contrastare la ritenzione idrica. Inoltre è bene assumere, qualche giorno prima del ciclo, una dose di antinfiammatorio, per esempio ibuprofene o paracetamolo. Anche la ginnastica è importante: l’attività fisica libera endorfine che alzano la soglia del dolore e combattono il cattivo umore.

Se il flusso non compare per mesi
Non è raro che, dopo la prima mestruazione, il flusso non si presenti anche per tre o quattro mesi. Il fatto è che l’asse ipotalamo-ipofisi-ovaio non è ancora arrivato alla piena maturazione. Se le mestruazioni, però, non compaiono per più di sei mesi, è il caso di rivolgersi al ginecologo, prescriverà un controllo degli ormoni. Se tutto risulta in regola, non resta che attendere: il flusso, con ogni probabilità, si presenterà spontaneamente. Se all’assenza di mestruazioni si accompagna un eccessivo dimagrimento o, al contrario, un aumento di peso, la variazione di corporatura incide sull’azione degli ormoni: è sufficiente tornare al peso forma per far comparire il flusso.

Se il flusso è troppo abbondante
Tra le ragazze molto giovani, di età inferiore ai diciotto anni, si verificano spesso le cosiddette – menometrorragie della pubertà. Si tratta di flussi mestruali molto abbondanti per quantità e di lunga durata, possono arrivare anche ai dieci giorni. Responsabile di questo problema è la mancanza di ovulazione. Durante la prima fase del ciclo, gli estrogeni fanno sì che la mucosa uterina si ispessisca. Non avviene però l’ovulazione, poiché nessun ovulo giunge a maturazione. Di conseguenza, non si forma alcun corpo luteo dal follicolo che avrebbe dovuto liberare la cellula uovo. E’ il corpo luteo che produce il progesterone, necessario alla preparazione dell’endometrio per un’eventuale gravidanza. Sotto l’azione degli estrogeni, però, l’endometrio si è accresciuto in maniera esagerata, quindi si sfalda in maniera irregolare, dando luogo a un sanguinamento molto abbondante. Se le mestruazioni sono molto abbondanti, prima di tutto è necessario che il ginecologo prescriva farmaci antiemorragici ed eventualmente una cura a base di ferro per prevenire l’anemia. La mancanza di progesterone può essere compensata con l’assunzione di farmaci che contengono l’ormone sintetico.
Se invece lo squilibrio è più serio, lo specialista prescriverà una terapia a base di estrogeni associati a progestinici sotto stretto controllo medico.

Lina Rossi

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